Che cos'è il copywriting?
Il copywriting è la pratica di creare un testo scritto per informare, ispirare o persuadere.
Il testo quindi deve trasmettere un messaggio che deve essere accessibile, comprensibile e facile da ricordare.
Lo scritto, inoltre, deve incuriosire e indurre all’azione.
Soprattutto negli ultimi anni si è sviluppata una nuova figura, il copywriter, che ha il compito di scrivere un testo chiaro, semplice e che arrivi a tutti.
In questo articolo vi proporrò dei suggerimenti per rendere i vostri testi più persuasivi possibile.
SEI CONSIGLI PER UN COPYWRITING EFFICACE
PUNTO UNO: SEMPLIFICARE
La forma del testo è molto importante.
Il nostro cervello non ha tempo di fare sforzi cognitivi.
Ha bisogno di parole semplici che arrivino visivamente a trasmettergli il messaggio.
Per questo motivo, per un copywriting efficace, ricordatevi i seguenti aspetti.
Prima di tutto show, don’t tell. È raccomandabile richiamare le immagini con le parole. In questo modo i lettori possono immaginarsi meglio il messaggio che gli rimarrà più facilmente impresso nella mente.
Inoltre, ricordatevi di differenziare il testo. Per catturare l’attenzione, è utile differenziare alcune parole in modo tale che le persone possano scannerizzare tutto il testo con lo sguardo. Per fare questo è utile inserire nei testi elenchi puntati e parole in grassetto che evidenziano le parti più rilevanti. Tutto questo può aiutare ad attirare l’attenzione del nostro lettore.
Ricordiamoci, però, che è meglio non abusarne altrimenti si perde l’effetto della differenziazione.
Un aspetto necessario è quello di limitare gli acronimi. Questo perché si è visto che gli acronimi richiedono uno sforzo cognitivo.
Quando si scrive un testo è importante dare del tu. Se il lettore sente parlare a sé si sente molto più emotivamente coinvolto ed è più probabile che continuerà a leggere.
Un altro consiglio utile è quello di usare i verbi in forme attive. Questo aspetto è molto importante perché il verbo all’attivo muove all’azione focalizzata.
Ovviamente anche il testo in sé deve essere leggibile quindi la scelta del font deve essere accurata.

PUNTO DUE: NOMINARE
Un nome è una chiave che si collega ad innumerevoli significati associati a un concetto.
Ma come raccontare e creare un brand, grazie a un payoff, un claim o il naming?
I vari payoff possono:
- Dichiarare la promessa del prodotto: Geox, la scarpa che respira
- Invitare all’azione: Nike, just do it.
- Provocare in modo retorico: Che mondo sarebbe senza Nutella?
- Essere categorici: BMW, the ultimate driving machine
PUNTO TRE: EMOZIONARE
Non si può parlare di linguaggio indipendentemente dalle componenti emotive che emergono durante la sua elaborazione e comprensione.
Attraverso il copywrtining possiamo emozionare in diversi modi.
Un esempio è quello del climax, un crescendo emozionale che tocca ogni aspetto del nostro cervello.
Un altro aspetto importante è quello di richiamare sempre la positività. Perché una call to action si imprima facilmente nella memoria e venga accolta conviene utilizzare termini e formulazioni positive.
Una formulazione negativa viene elaborata in più tempo e può generare una resistenza del lettore alla comprensione del messaggio.
PUNTO QUATTRO: STORYTELLING
Attraverso le narrazioni e le storie scritte riusciamo a mettere in moto nel nostro lettore i suoi neuroni specchio.
Attivandosi questi neuroni, il lettore si sentirà più coinvolto nel racconto e questo permetterà al testo di essere ricordato più facilmente.

PUNTO CINQUE: GIOCARE CON LE PAROLE
Una frase ambigua che lascia intendere altro genera immediato interesse nel nostro cervello.
Ci sono diverse accortezze che possono intrigare il nostro lettore:
- La rima: aiuta la memorizzazione, le allitterazioni allettano per la loro somiglianza fonetica e aiutano a trasformare il messaggio in qualcosa di facilmente orecchiabile e ricordabile.
- Il magico numero 3: altissima, purissima levissima recitava il famoso payoff dell’acqua Levissima. Il nostro cervello ha una passione per i numeri dispari ma in particolare per il numero 3. Gli elenchi con tre aspetti ci paiono completi e “suonano” bene.
- Evocazioni: la struttura della metafora è primitiva ma rende tangibili anche concetti astratti e quindi facilmente ricordabili.
- Anafora: la ripetizione crea un mantra, una litania che si fissa nella memoria grazie al suo effetto ritmico.
PUNTO SEI: DOMANDARE
Fare domande in un testo è sempre utile per coinvolgere nuovamente il lettore e riportare la sua attenzione sul testo se si era perso nel leggerlo.
Ti è mai capitato?
Ecco, come vedi quando c’è una domanda il lettore si sente più tirato in causa e riporta la propria attenzione sul testo.
E tu hai qualche domanda?
Inviami una mail a m.baldocchi@on-web.net .
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